lunedì 29 dicembre 2008

News in società

Sotto l'albero di Natale il Sant’Angelo trova due regali; il primo è in verità un ritorno, il secondo è invece una novità assoluta. Sulla scia dell'addio di Davide Montini (ex presidente dimessosi dalla carica un paio di settimane fa) e il conseguente la “promozione” di Giuseppe Roveda a massimo dirigente del sodalizio barasino (prima era il vice di Montini) proseguono le operazioni di rilancio dalle parti del "Chiesa". E come aveva annunciato proprio Roveda, ecco istituite due nuove figure dirigenziali per proseguire il forte e convinto piano di rilancio pluriennale. Si tratta nel dettaglio di Cristiano Devecchi, che assumerà l’incarico di direttore generale nonché referente primo in società proprio di Roveda, e di Donato Troiano, nuovo direttore dell'area tecnica.
Quanto al primo non si può parlare di novità, bensì di ritorno: «In questi mesi mi sono dovuto allontanare anche per un lieto evento in famiglia, ma ora torno con rinnovato e grande entusiasmo - spiega un effervescente Devecchi -; la chiamata di Roveda mi ha caricato a mille». Devecchi, tra i fautori e fondatori di "Santangel100" (associazione creata appositamente un paio di stagioni fa per evitare il fallimento del club), vuole rifarsi proprio allo spirito vincente di quell'esperienza, esempio di come anche le avventure poco dotate di mezzi finanziari possano poi rivelarsi azzeccate. Insomma, quasi un perfetto contrappasso rispetto a quanto sta accandendo in questa prima metà di campionato: «È decisamente meglio essere poveri ma belli come un paio di anni fa - sintetizza il nuovo direttore generale barasino - che ricchi, per così dire, e brutti come lo siamo ora. È giunto il momento di ritrovare lo spirito fantastico di allora (quella squadra, guidata in panchina da Paolo Daccò e in campo da Pasquale Manna, terminò quinta in Promozione, ndr)». La novità, si diceva, riguarda invece Donato Troiano: di Miradolo Terme, il nuovo direttore dell'area tecnica barasina vanta un'esperienza di tutto rispetto. Per lui si contano due stagioni all'Inter oltre a svariati anni come responsabile del settore giovanile a Pavia nel recente passato. Il suo nome era stato accostato anche al Fanfulla al momento del disimpegno della Cg Invest, ma poi non se ne fece nulla. Insomma, due nuove figure, una con il chiaro compito di far da tramite tra la società e la squadra (Devecchi) e una con lo sguardo più direttamente volto al campo (Troiano), due solisti che entrano in un gruppo nel tentativo di far diventare un'orchestra quella che fino a oggi tale non è sembrata. Infatti dalle note liete di cui sopra si passa subito a quelle dolenti quando in luce si pone il rendimento della compagine guidata da Virginio Gandini. La vetta dista ora ben 12 lunghezze (e anzi, la zona play out è più vicina), ma quel che più preoccupa è il forte rallentamento registrato nelle ultime sei uscite, con solo 4 punti racimolati, frutto di altrettanti pareggi (alcuni sconcertanti, come il 3-3 di San Biagio e il 2-2 di Travagliato con i barasini avanti per 3-0 e 2-0). L'ottimismo è invece dato dai nuovi arrivi di dicembre, giocatori di indubbio livello: Roccati finora è stato il più in palla, mentre Savioni e soprattutto Ticli sembrano ancora in ritardo di condizione, il che concede margini di miglioramento. Tempo e fiducia non mancano, urge tuttavia invertire la rotta.
dal Cittadino

domenica 28 dicembre 2008

In attesa del ritorno del campionato

I gol della passata stagione

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giovedì 25 dicembre 2008

Buone Feste da Barasini Blog

Non perdetevi il filmato di Natale di Barasini Channel
(come sempre consigliata la visione in alta qualità)

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martedì 23 dicembre 2008

Brindisi di Natale

Ieri sera, i lettori più affiatati del Blog si sono ritrovati per il brindisi di Natale. Durante la serata omaggio a sorpresa per Joe Dalton, premiato con la riproduzione originale della Coppa Campioni, del peso approssimato di 30 Kg.

Pubblico controvoglia, perchè costretto dalle minacce, un comunicato di Vecchia Guardia:

Ieri sera nella sede "provvisoria", gli ultras s.angelo hanno fatto uno dei gesti piu' azzeccati degli ultimi anni, premiando con una imponente "coppa dei campioni" una persona timida e modesta che non accetterebbe mai di autoincensarsi se non costretto da noi.
Quello che ha dato in tutti questi anni Fabrizio al s.angelo ma, soprattutto, agli ultras con il suo meraviglioso blog e' immenso, facendoci passare giorni interi navigando nella storia rossonera. Spero di vivo cuore che, oltre a questa lettera aperta di ringraziamento, il buon joe abbia la splendida idea (praticamente costretto da tutti noi) di pubblicare le foto, ma proprio tutte le foto di ieri sera, senza falsi pudori. Una persona come Fabrizio non deve preoccuparsi di dividere con tutti i suoi tanti amici un momento cosi meritato.
vecchia guardia us76

domenica 21 dicembre 2008

Tre rigori sotto l'albero

Per chiudere in bellezza l'anno non poteva mancare il regalo della Lega Calcio, tre rigori contro che messi assieme non ne fanno uno netto.
Grazie arbitro, e Buon Natale anche a lei.

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venerdì 19 dicembre 2008

Roveda rilancia il S. Angelo

La quiete dopo la tempesta. A Sant’Angelo, il day after la notizia bomba delle dimissioni dalla presidenza del club di Davide Onorino Montini, è già tempo di voltare pagina e guardare al futuro con rinnovato ottimismo; l’addio del numero uno non sembra infatti aver interrotto il discorso cominciato nell’agosto di quest’anno. A spiegarne i motivi è Giuseppe Roveda, prossimo presidente del sodalizio barasino: «All’inizio di questa stagione dicemmo chiaro e tondo che il nostro progetto non si sarebbe esaurito con il campionato attuale e con l’eventuale riuscita del nostro obiettivo, risalire in Eccellenza, ma che si trattava di un progetto pluriennale. E lo confermo in pieno». A distanza di 48 ore dall’avvicendamento sostanziale tra Montini e Roveda, quest’ultimo spiega come si sono svolti i fatti martedì sera al “Chiesa”, mentre era in corso il canonico allenamento della squadra: «Montini ha parlato direttamente a Gandini e a me, poi invece sono stato io a comunicare ai ragazzi la sua decisione e i motivi che l’hanno indotto a prenderla». E la squadra, come ha reagito? «A dir la verità senza troppo stupore - risponde Roveda con sincerità -, in quanto già da qualche tempo ero diventato io il primo referente visti gli impegni di Montini, che poi sono anche gli stessi che lo hanno indotto a rimettere il mandato». Un rapporto, quello tra i due, rimasto in ogni modo ottimo e cordiale; insomma, un addio senza polemiche. «Con Montini c’è sempre stata una buona relazione, mentre non è vero che Pelagalli si è dimesso - rivela Roveda -: il suo è stato un allontamento deciso dal consiglio circa un mese fa (anche se la notizia, comunicata da Pelagalli stesso, è divenuta ufficiale solo la scorsa settimana, ndr)». Dunque un barasino doc alla guida della squadra del cuore, una premessa che giocoforza si traduce nelle parole colme d’amore spese da Roveda per descrivere il suo insediamento: «Fortunatamente nella nostra vita di barasini il Sant’Angelo è una passione che viene direttamente dal cuore e in quanto tale è massima. I presidenti, tranne il mitico Carlo Chiesa, vanno e vengono, è il S.Angelo che rimane. Io ho un sogno: rivedere quanto prima la nostra squadra dove merita d’essere».
Dal Cittadino

giovedì 18 dicembre 2008

Le dimissioni di Montini

Clamoroso, Davide Onorino Montini non è più il presidente dell'Athletic Sant'Angelo. A diramare la notizia un comunicato stampa della società stessa, nel quale si legge che “Davide Onorino Montini ha rassegnato irrevocabilmente le proprie dimissioni dalla carica di presidente e da ogni incarico ricoperto all'interno della società”. Comunicato che spiega poi anche le ragioni di tale scelta, motivazioni di carattere strettamente personale e legate a impegni familiari e lavorativi incompatibili con la prosecuzione nel rapporto che fino a ieri l'ha legato al sodalizio barasino.Termina dunque dopo circa un anno e mezzo la travagliata quanto affascinante avventura di Montini alla guida dei rossoneri; era infatti un caldo pomeriggio d'estate, più precisamente il 6 luglio dell'anno scorso, quando l'ormai ex presidente del Sant'Angelo, insieme al suo fidato collaboratore Ambrogio Pelagalli (anch'esso dimessosi, ma una settimana fa) fu ricevuto dal sindaco Domenico Crespi in municipio per dare ufficialmente il via al nuovo corso. Nuovo corso che, salutato in pompa magna dopo il “traghettamento” operato nella stagione precedente dall'associazione Santangel100 (nata con l'intento, riuscito, di salvare la società che rischiava di scomparire dal panorama calcistico), è durato per l'appunto un anno e mezzo; periodo costellato di alti e bassi, come il ripescaggio ottenuto in extremis in Eccellenza nell’estate 2007, la dura retrocessione subita per mano del Bano ai play out e l'attuale campionato di Promozione, partito con una campagna acquisti altisonante ma avaro (almeno fino a oggi) di soddisfazioni.
E ora, si chiederanno i tifosi rossoneri? A quanto pare nulla cambia e nulla cambierà, anche se tra i giocatori Gambirasio è dato in partenza verso il Vallecalepio. Le redini del comando passano nelle mani di Giuseppe Roveda, attuale vicepresidente e prossimo numero uno (si tratta solo di ratificarne la scontata investitura). Nulla cambierà, si diceva: la parola d'ordine è infatti continuità. «I nostri obiettivi non si spostano di una virgola - assicura subito Roveda -, puntiamo a mantenere i propositi di risalita fissati a inizio stagione e anche Virginio Gandini gode della massima fiducia». Un “ex tifoso”, tra i più visceralmente appassionati, al timone del club del cuore; per la serie, a volte i sogni si avverano.
Dal Cittadino

domenica 14 dicembre 2008

Belen

Da oggi meglio non parlare più di calcio per un po'...

sabato 13 dicembre 2008

Alè Sant'Angelo

Nel sesto numero (14 dicembre 2008):

Nuovi Arrivi
Personaggi rossoneri
- di Fabrizio Quaini
Un novembre amaro - di Stefano Cabrini

venerdì 12 dicembre 2008

Trasferte Culinarie: siamo in recessione economica

Domenica scorsa, il tragico risultato di 2-1, ha fatto cadere in secondo piano la trisitissima vicenda che si è consumata durante la fine del primo tempo.
Un personaggio ancora non ben definito, fingendo indifferenza, si aggirava attorno al gazebo di Cavenago, attirato dal profumo del cudeghèn bel colde. Approfittando di un momento di distrazione dei suoi amici, si è avventato sul povero panino, divorandolo in pochi minuti. Il malintenzionato, pensando di farla franca, ha negato il fatto, ma qualcuno è riuscito ad immortalare lo sconsiderato gesto, con la fotocamera del telefonino.

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mercoledì 10 dicembre 2008

Alessandro Rotta

Rotta non molla: «Ci basterà un filotto per risalire».
Attenzione, se siete a casa o al lavoro fate scorrere con estrema indifferenza la mano sotto la scrivania e fate i dovuti scongiuri.

«Questo è senza dubbio il momento più brutto e più basso da inizio stagione - ammette - ma io sono sempre fiducioso e ottimista e credo che il tempo per reagire e risalire in classifica non manchi di certo»
«Dico che il tempo non manca perché guardo, per esempio, a ciò che ha fatto il Caravaggio. I bergamaschi erano partiti malissimo, ma ora, dopo una serie di risultati convincenti, si ritrovano a essere addirittura primi in classifica»
«Io sono del parere che basterebbe una vittoria, un risultato positivo ci consentirebbe di ritrovare la fiducia che in parte abbiamo smarrito nella trasferta di Travagliato (al cospetto dell'ultima compagine del girone, i barasini si fecero recuperare 2 reti di vantaggio nei minuti finali, ndr)».
Dichiarazione tratte dal Cittadino - Nella foto: un'immagine di repertorio.

martedì 9 dicembre 2008

A tutti gli utenti e lettori del blog

Purtroppo sto constatando che, soprattutto nei periodi di difficoltà della squadra, alcuni utenti si nascondono dietro ai messaggi anonimi, cavalcando il momento di difficoltà, per lasciare messaggi offensivi, che servono solo per attacchi personali e non c’entrano nulla con la critica.
Per questo motivo dal giorno 11 dicembre, inizierà un periodo di test, dove verranno disabilitati i messaggi anonimi. Solo chi è iscritto potrà lasciare messaggi.
E’ una decisione sofferta, ma guardatevi bene dal dire che si voglia tappare la bocca a chi è contro la società o chiunque altro. L’articolo appena sotto sul settore giovanile ne è la prova. Il Blog continuerà, come ha sempre fatto, a monitorare la situazione, ad elogiare se è il caso, ma anche a criticare se lo si terrà opportuno, chiunque sia il destinatario della critica. La “triade”, spesso criticata sul blog, o anche lo stesso Montini la passata stagione, ne sono degli esempi lampanti.
I sistemi per dire la propria opinione resteranno comunque molteplici. Ci si potrà iscrivere, seguendo le semplici istruzioni, cliccando l’Help nel menù di destra. Questo non significa lasciare le proprie generalità, il nome resterà di fantasia e la privacy sarà sempre garantita, ma almeno i messaggi scritti saranno associati ad un unico e ben definito utente.
Per chi non volesse iscriversi, tipo un dirigente della società, un ex dirigente, un giocatore o chiunque altro tifoso che voglia lasciare una dichiarazione o una replica, può inviare il messaggio per e-mail cliccando sempre nel menù di destra. Tutti i messaggi, a condizione che non contengano offese gratuite, verranno riportati senza nessuna censura.
In futuro potrò anche prendere in considerazione il fatto di dare la possibilità ad utenti fidati, (tipo il Merluzzo o 100%Barasino, solo per fare due esempi), di pubblicare articoli sul blog.

domenica 7 dicembre 2008

Censored

sabato 6 dicembre 2008

Il "nostro" settore giovanile

Me spiàs fioi ma quande ghè da bumbardà se bumbarda.
Torno ora dalla partita della Juniores, che giocava contro la prima in classifica (quando giocano in casa li seguo spesso), per la cronaca perso 3-0.
Ma la cosa sconcertante è un’altra. Iniziamo la partita con un solo cambio in panchina, tra l’altro mezzo infortunato. Primo tempo giocato possiamo dire alla pari, sotto solo di un gol. Nella ripresa, facciamo il cambio, poi un espulso, siamo in dieci. Si fa male un giocatore e siamo in nove perché non ci sono più sostituti.
E questo problema esiste per tutti i sabati. Poi a fine gara vedi uscire i ragazzi con tre gol sul gobbo, chi incazzato, chi con el magòn… perché in campo danno comunque il massimo.
Io dico, si può arrivare a questo punto?
Ma il nostro (nostro?) settore giovanile si chiama S.Angelo o cosa? Si perché altrimenti che cambino nome e se ne vadano a giocare altrove. E’ mai possibile che le squadre Allievi non possono (meglio non vogliono) prestare giocatori alla Juniores? Squadre Allievi che, mi dicono tra l’altro, avere una rosa numerosa. Ci sono una decina di giocatori che seguono sempre la Juniores in tribuna, ci vuole tanto a mandarli in panchina? E’ mai possibile che la società S.Angelo con 100 anni di storia debba fare queste figure? Senza contare poi i continui litigi tra il settore giovanile e la prima squadra per i turni di allenamento al campo n.2.
Io credo che l’obbiettivo principale per un settore giovanile sia preparare i giocatori, per farli arrivare un giorno in prima squadra. Penso che a S.Angelo non sia questo l’obbiettivo. Per ottenere tra l’altro risultati poco soddisfacenti, visto che la squadra migliore piazzata è quella degli Allievi 92-93, fino ad un paio di settimane fa seconda in classifica a 6 punti dalla prima, le altre invece posizionate a metà classifica per un campionato, fino ad ora, senza infamia e senza lode.
NB: Per chi non lo sapesse la Juniores non fa parte del settore giovanile, ma è "aggregata" alla prima squadra.

venerdì 5 dicembre 2008

S. Angelo, che “colpi”: arrivano Ticli e Savioni

Come preventivabile (alla luce delle confermate ambizioni di promozione) il Sant'Angelo prosegue diritto sulla strada tracciata in estate, quella che dovrebbe condurre alla risalita in Eccellenza. Così, dopo l'arrivo del fantasista Jonathan Roccati la scorsa settimana, ecco giungere al “Chiesa” due nuovi rinforzi, Giuseppe Ticli e Matteo Savioni.Il primo, centrocampista di 29 anni con chiare propensioni offensive, rappresenta sicuramente un “lusso” per la Promozione, a guardare il suo curriculum: solo due anni fa giocava in C1 nella Pro Patria (21 presenze nella stagione 2006/2007, 13 in quella precedente a partire da gennaio, dopo una prima parte dell’annata al Catanzaro dove ha giocato 63’ in Serie B). In precedenza aveva vestito le maglie del Lanciano (21, 2 gol in 25 gare), Monza (1 gol in 52 presenze in C2), San Marino (C2), Reggiana (2 gol in 14 gare in C1), Arezzo (C1) e Padova (C2). Ma cosa ha provocato la caduta tra i dilettanti di questa “stellina” che fino allo scorso anno era di proprietà del Milan? Un infortunio l’ha messo ko nell’ultima stagione alla Pro Patria e solo nel gennaio scorso Ticli era tornato all'attività nel Pavia in C2, raggranellando cinque presenze (spezzoni di gara, per un totale di 200’) senza terminare la stagione per un altro problema muscolare. Adesso riparte da Sant’Angelo, e in casa rossonera la speranza è che il suo talento possa fare la differenza.Centrocampista centrale, ma all'occorrenza anche difensore, Savioni è in verità una vecchia conoscenza del pubblico barasino: nella stagione 2003/2004 in Serie D (quella dei quattro allenatori in panchina: Nichetti, Piraino, Balesini e Cabrini) scese in campo una ventina di volte siglando tra l'altro una rete, mentre in precedenza aveva vestito le casacche dell'Alzano Virescit, dello Spezia e del Vercelli in Serie C dopo gli inizi nel settore giovanile del Piacenza. Nelle ultime due stagioni invece Robbio e Castellettese in Serie D e Odb Vallesalimbene (Eccellenza) sono state le sue squadre. Ora dunque il ritorno al “Chiesa”: «Serbo dei buoni ricordi in merito alla mia prima avventura in rossonero - dichiara il jolly classe 1983 -, ma ora è solo tempo di pensare al presente. Le potenzialità per vincere e fare bene penso ci siano tutte e non vedo l'ora di scendere in campo per dimostrare il mio valore e nel contempo dare una mano alla squadra per risalire subito». Lascia invece la casacca rossonera Marco Sesto, centrocampista classe 1976 che va a cercare nuova fortuna nella Melegnanese.
Dal Cittadino