Rodolfo mi ha pregato di pubblicare questa sua lettera perchè dopo tutti gli attestati di stima e affetto sentiti e sinceri che ha avuto nei modi più eclatanti, si sente in dovere di ringraziare tutti e anche di spiegare e mettere un po' d'ordine su tutto quello che gli e' successo.
Prima di tutto, come qualcuno ha chiesto, non ho ancora avuto quel benedetto trapianto di cuore che ormai, fra un problema ed un ricovero, attendo con impazienza da otto anni. Questa volta il cuore non c'entra, anzi ha fatto un vero miracolo sopportando, contro ogni pronostico, tutto e portandomi (sembra, mettiamoci ancora il dubitativo, per scaramanzia) fuori dai guai.
Una banale diverticolite si è trasformata in una trappola mortale con perforazioni dell'intestino, schiacciamenti nella parte sinistra e formazione di ascessi nella parte destra, costringendo i chirurghi ad un intervento drastico ed urgente di asportazione di un bel pezzo di intestino che si era reso obbligatorio per la vita stessa della "vecchia", nonostante i gravi rischi che l'intervento stesso comportava, anche solo per l'anestesia totale in un paziente cosi gravemente e precedentemente ammalato di cuore.
Ebbene, dopo quasi un mese di cure vane in altri modi tradizionali, il 9 ottobre e' stato tentato l'intervento e.....con lo stupore di tutti, il "vecchio cuore rossonero" della vecchia ancora una volta ha tenuto e si mormora che nei momenti di pazzia nei meandri della terapia intensiva si sentivano i nomi di Sara e Valeria gridati a gran voce da un vecchietto mezzo pazzo e da non identificati cori calcistici che finivano indubbiamente con .......vecchio cuore rossonero.
La sciarpa degli US76 e' stata vista nelle varie stanze di degenza ed ancora una volta la vecchia ci insegna a non mollare mai, anche quando sembra finita.. NON MOLLATE MAI.
Ora sono casa, ho letto il blog, visto i filmati, i giornali, le magliette, gli striscioni e mi sento ancora vivo (anche se ci vorrà un po' per tornare pienamente ad esserlo) anche grazie a tutti voi. Ho visto tutto e non so da che parte incominciare a ringraziarvi. Nei momenti bui (e ce ne sono stati), certe notizie che mi arrivavano
dall'unico di voi che conosceva la vera situazione, mi hanno veramente scosso ed aiutato tirandomi fuori da un pericoloso torpore che mi aveva attanagliato. Volevo ringraziarvi uno ad uno, ho segnato ogni vostro nome, ma ora capisco che siete stati cosi tanti che non ci riuscirò mai. Allora cito le cose più eclatanti, quelle che mi hanno segnato e spronato a continuare a lottare per una guerra che non sentivo mia, per una malattia che non era "la mia malattia" per la quale ero preparato a tutto,ma era un'intrusa che non aspettavo,che non accettavo e che mi stava fregando...... mi stava!
Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno scritto un messaggio per me, ringrazio i mitici US per i cori (da pelle d'oca, sentiti in diretta al telefono), per gli striscioni, poi consegnatemi a casa. Ringrazio la squadra per le dediche di vittoria, specialmente il Cabro, vero santangiolino che ci ha sempre messo il cuore e la grinta facendo vedere cosa vuol dire giocare nel S.Angelo, poi D'Onofrio che non conosco ma solo sulla fiducia, ha avuto grandi parole di stima e affetto nei miei confronti.
Ringrazio il buon Beppe Roveda che si e' sempre interessato alle mie condizioni, visto che a fine anno ha in mano "una mia strana promessa" da incassare. Ringrazio Francesco Cerri per l'articolo sul Cittadino, centratissimo.
Ringrazio Matteo Talpo sempre sul pezzo come sempre.
Ringrazio Luca Coscelli: quello che ha fatto e' stato enorme mi ha veramente toccato e quel video farà parte ormai della mia vita futura.
Ringrazio Joe per le continue notizie sul blog e per il "premio Rudulfe"(non sai più cosa inventarti). Ringrazio fra i tanti mister Alghisi che, pur non conoscendomi inizialmente ma solo di fama e' venuto cosi tante volte a trovarmi che ormai lo reputo uno di famiglia.
Forse ho dimenticato qualcuno o forse e' stato fatto apposta: c'e' una persona che si e' superato, un burbero che veramente nessuno conosce, uno che ha da dare cosi tanto in amicizia che mi ha completamente sconvolto, uno che ha accompagnatola mia avventura con amicizia, discrezione, disponibilità ed affetto, uno che non e' più il mio amico..... ma il mio fratellone per la vita; ha coordinato tutto quello che succedeva ha tenuto il silenzio quando i rischi non erano ancora noti a tutti, è stato la mia vera ancora di salvezza in certi momenti di difficoltà pura...... caro Diffidato, nonchè Merluzzo, nonchè Giuseppe mi hai dato una vera lezione di vita e quello che sei riuscito a fare resterà impresso nel mio cuore.
Non sei un amico, ma un fratello! Non sei un Ultras (e per questo ti prenderò in giro per sempre,un po' come Tom per il franciacorta) ma sei uno dei più grandi tifosi del S.Angelo di sempre....e ricordate che chi ama la propria squadra e’ quasi in obbligo di criticare ed essere sempre attento a tutto quello che succede (sempre critiche costruttive) e se gente come me e il diffidato hanno qualcosa da dire, non giudicate subito, cercate di capire perchè e cosa può avere spinto il nostro amore infinito e disinteressato da sempre ad essere magari, in un momento particolare, critico nei confronti di una parte indivisibile della nostra vita: il S.Angelo.
Lo sfogo e' stato lungo, ma cosi me lo sono sentito.
Ancora grazie a tutti e vorrei, più avanti, potervi ringraziare uno per uno.
GRAZIE
Rodolfo, la vecchia,vecchia guardia us76