Un girone di ferro. Anzi, d'acciaio. Sorteggio poco fortunato per le compagini lodigiane del campionato di Promozione inserite nel gruppo E, secondo gli addetti ai lavori il più duro in assoluto della Lombardia. Due i dati che colpiscono: il numero dispari delle squadre presenti (diciassette, una in più della norma, in ragione del ripescaggio in extremis del Codogno), che significherà un turno di riposo domenicale a rotazione, e l'eterogeneità geografica delle protagoniste. Si va dal Basso Lodigiano al Cremasco, dal Bergamasco alla Bassa Bresciana, fino al confine con il Pavese nel caso del Sant'Angelo: tradotto, si profilano trasferte particolarmente lunghe. Prendendo in esame le squadre, poi, è un girone che potrebbe tranquillamente ben figurare in Eccellenza. Il Sant'Angelo è una delle compagini da battere, certo, ma le avversarie non mancano. Mister Gandini in una recente intervista ha indicato il Caravaggio quale sfidante maggiormente accreditata, e Gigi Zambelli, esperto nocchiero dei bergamaschi, gli risponde a stretto giro di posta: «Se Virginio ha detto così lo ha fatto sicuramente per gufare - scherza l'ex trainer di Colognese e Caratese -. Il lotto delle avversarie è senza alcun dubbio di valore assoluto, e in particolare le tre bresciane hanno allestito organici con l'unico obiettivo della vittoria finale. Quello che però non mi torna è il perché il Comitato regionale le abbia messe nel nostro raggruppamento. Non c'è una logica, non c'è un criterio, ma va bene così, tanto sono l'unico che ci mette la faccia e si lamenta. Altri non sono contenti ma si guardano bene dall'esprimere le proprie ragioni». Zambelli mastica amaro e ne ha ben donde: il suo club si è mosso con estrema sagacia sul mercato, garantendosi pezzi da novanta al fine di giocarsi fino in fondo le chance di promozione. Alla corte degli orobici sono arrivati tra gli altri il portiere Desperati (la scorsa stagione alla Caravaggese in C2), la vecchia conoscenza lodigiana Romancikas, i gemelli ex banini Marco e Cristian Arena, il vivace Cappellini sempre dal Sancolombano e il centrocampista Gamba dal Rodengo. Insomma, una corazzata in grado di recitare una parte da protagonista. Le bresciane terribili sarebbero invece l'Aurora Travagliato, la Rudianese (che le squadre del nostro territorio hanno già conosciuto nel campionato concluso a maggio) e il Pedrocca che, da indiscrezioni, ha fortemente caldeggiato il proprio spostamento in questo girone rispetto al canonico bresciano-mantovano. Nessuna delle lodigiane (santangiolini a parte) sembra accreditata per un torneo di vertice, anche se il Cavenago di Diego Dellagiovanna potrebbe farci un pensierino. Codogno e San Biagio partono puntando al traguardo dichiarato della salvezza. Da capire quanto peserà, nella truppa di Goldaniga, la perdita del totem Raimondi, mentre tra gli azzurri di Roberto Labadini, già al lavoro dallo scorso 11 agosto, giocherà a favore l'entusiasmo ritrovato per l'insperato ritorno in Promozione dopo un paio di mesi di psicodramma collettivo. Il Ciserano è una garanzia ad alti livelli, ed al suo mosaico già competitivo ha aggiunto il prolifico attaccante Marotta proveniente dal Pontisola mentre alle neopromosse Ghisalba (che ha firmato il potente bomber Colleoni sempre dal Pontisola) e Crema, cui non fa difetto il budget, calza a pennello lo status di "matricole terribili" e daranno del filo da torcere. La fresca retrocessione non dovrebbe intralciare il progetto del Calcio Spino, che con la gestione Saldini desidera mettersi alle spalle un periodo non positivo: si riparte dai vari Catenio, Legrati, Marchesini e Festa, e da tante facce nuove di valore. Tutte da scoprire Rivoltana (che ha confermato il paullese Claudio Brambilla e i fratelli Sorrenti, dopo l'addio di mister Biella passato alla Luisiana) e Soresinese, che sperano in una salvezza tranquilla. In chiave play out, sgomitano la giovane Pontirolese e la Mario Zanconti di Treviglio, la cui dirigenza ha recentemente smentito voci di smobilitazione.
dal Cittadino