giovedì 22 febbraio 2007

Il Lunedì

Da un articolo apparso su “Il Lunedì”, autorevole giornale in uscita sulle rive del Ticino, fioccano giudizi e critiche clamorose riferite all’attuale dirigenza Santangel100. I dirigenti santangiolini sono accusati di gravi fatti, compiuti ai danni dei tifosi barasini. Si passa dalla grave accusa di aver copiato senza ritegno un’iniziativa del Genoa, alle gravi offese perpetrate ai danni dell’Athletic Bilbao, i quali, a riguardo, ci hanno già comunicato tramite raccomandata di aver mandato un’esposto all’UEFA.
Ma andiamo con ordine. La dirigenza barasina, nata nell’estate scorsa, ha salvato la squadra da una possibile mancata iscrizione al campionato e si è presentata ai cittadini attraverso alcune dichiarazioni sui giornali e soprattutto attraverso un manifesto apparso un po’ ovunque in Paese, manifesto caratterizzato da una gravissima mancanza, la presenza solo di uno stemma della squadra senza nessuna foto o decorazione per compiacere i numerosi “esteti” di turno. Dopo un paio di mesi, tempo indispensabile per darsi un minimo di organizzazione, decidono di presentarsi ufficialmente ai santangiolini attraverso una serataesagerata, manco fosse la notte degli Oscar”, caratterizzata da circa un centinaio di sedie, un microfono, un piccolo proiettore e un lussuosissimo banchettino di legno di un metro quadrato, dove venivano consegnate, a chi ne faceva richiesta, le tessere dell’associazione.
Tra le varie iniziative, è stata presentata quella di disegnare la maglia del centenario, mai spacciata da nessuno come nuova o innovativa, ma una simpatica iniziativa, tra l’altro quasi ultimata, nel senso che la maglia è stata scelta e verrà presentata in occasione dei festeggiamenti per il centenario. L’altra iniziativa che spiccava principalmente all’attenzione di tutti era quella del così detto azionariato popolare, che ha permesso fino ad ora di distribuire circa 250 tessere, e di raggiungere l’obbiettivo prefissato ad inizio stagione dalla dirigenza, un discreto traguardo, visto che si veniva da un anno di retrocessione e di scarso entusiasmo. In alcuni articoli del Cittadino, come semplice esempio, vennero citate 2 squadre spagnole di prima divisione (Real Madrid e Barcellona), che naturalmente per ovvi motivi, dei quali anche la dirigenza ne era consapevole, non possono essere paragonate alla nostra realtà, ma è qui dove vengono sottolineate le colpe più gravi. Infatti gli incompetenti dirigenti barasini, si sono scordati di elencare tutte le squadre di calcio esistenti al mondo ad azionariato popolare, citandone solo 2 di esempio. Che idioti.
E dopo aver ceduto l’insostituibile Daccò alla Melegnanese, (tra l’altro da sua richiesta, visto che era in buoni rapporti con il tecnico della squadra milanese), la società Santangel100 si macchia di un altro clamoroso fattaccio. In questi giorni già circola la voce di una possibile secessione da parte del rione S. Rocco, i residenti infatti sono indispettiti per la mancata citazione come vecchio sponsor santangiolino della Lombardia Filati. Rimane gravissimo il fatto di aver dichiarato che da trent’anni non c’era uno sponsor di S.Angelo sulle maglie, quando ne sono passati solo 17.

Per conoscenza vi riporto l'articolo in questione, pubblicato sul giornale pavese:

Arrivarono nell’estate 2006, iscrivendo il Sant’Angelo al campionato di Promozione proprio all’ultimo giorno utile, per poi presentarsi alla cittadinanza il successivo 10 novembre, in una serata presso la sala congressi della filiale barasina della Banca Popolare Italiana (fu una serata un po’ esagerata, manco fosse la “notte degli Oscar”). Stiamo parlando della nuova dirigenza del Sant’Angelo Calcio, guidata dall’ex vicesindaco (ora assessore) santangiolino Cristiano De Vecchi, che prese la morente compagine rosso-nera promettendo di farne una grande società, espressione del territorio. In quella famosa serata la dirigenza fece molte promesse ed altrettante anticipazioni: anticipazioni da considerare come anteprime d’iniziative spacciate per nuove dalla dirigenza, ma, in realtà, stravecchie. S’iniziò con la trovata denominata “Disegna la maglia del Centenario”, secondo la quale gli alunni delle scuole barasine avrebbero dovuto disegnare la maglia che il club barasino avrebbe, poi, indossato nel suo anno numero 100: ottima idea, spacciata per nuova, ma avuta dal Genoa nel suo Centenario (1993). Si continuò con la storia dell’azionariato popolare: qui la dirigenza diede il meglio di sé (si fa per dire). I dirigenti, infatti, si presentarono affermando che il Sant’Angelo sarebbe divenuto una società ad azionariato popolare, legata al territorio e alla sua gente, come accade, in Spagna, nel Real Madrid e nel Barcellona. Ottima idea, peccato che i dirigenti dimenticarono che, pur essendo ad azionariato popolare, le due società sono perlopiù delle multinazionali. Si dimenticarono, inoltre, che in Spagna esiste una terza compagine ad azionariato popolare, essa sì espressione del territorio: è l’Athletic Bilbao, formazione formata da soli giocatori baschi e con ben 35 mila soci iscritti. Una società che è l’emblema dei Paesi Baschi (Euskadi) e che ha vinto 8 titoli, 24 Coppe di Spagna e una Supercoppa (arrivando anche alla finale di Coppa U.E.F.A. nel 1976/’77), senza mai retrocedere in Seconda Divisione: se i dirigenti barasini hanno ignorato l’Athletic, significa che la loro cultura calcistica è davvero scarsa. Forse i signori barasini ritengono che Bilbao non è in Spagna? Forse (si spera) un giorno così sarà, ma in questo caso anche il Barcellona dovrebbe essere considerato catalano e non spagnolo (in Catalogna c’è tanta voglia d’indipendenza quanto in Euskadi). Ma le gaffe di questa dirigenza non sono finite qui. Una di esse è inerente al manifesto che invitava i tifosi ad iscriversi a “Sant’Angel 100”, ossia la società di gestione della squadra: in questo mondo che cambia, denominato ormai “società delle immagini”, costoro ebbero la grande idea di stampare un manifesto fatto di solo testo, senza la benché minima immagine, se si eccettua il logo del club. Ma non è finita: dopo aver “acclamato” il giocatore barasino “DOC” Alessandro Daccò a futura “bandiera” della squadra, esso è stato lasciato andare alla Melegnanese (si dice a causa di disaccordi con l’allenatore Paolo Daccò). Un Sant’Angelo “popolare”, in teoria formato da barasini, ha tranquillamente o meno lasciato andare via un barasino per delle divergenze, anziché tentare in ogni modo di risolvere le incomprensioni: è forse questa la democrazia “popolare” che il dirigente ex vicesindaco Cristiano De Vecchi intende quando effettua i suoi discorsi? Ogni trovata dell’attuale dirigenza veniva (e viene tuttora) presentata come una novità, mentre, in realtà, consisteva o in un errore o in una trovata vecchia: l’apice s’è toccato in occasione dell’annuncio della stipula del contratto di sponsorizzazione con una tipografia santangiolina (la “Cerri & Servida”), quando Cristiano De vecchi ha pomposamente annunciato che “il fatto d’aver raggiunto un accordo con un’azienda cittadina ci rende orgogliosi, perché è un fatto che non accadeva da trent’anni”, dimenticandosi che tra la fine degli Anni Ottanta e l’inizio degli Anni Novanta il club rosso-nero è stato sponsorizzato dal cotonificio “Lombardia Filati” (oggi “Sinterama”), azienda ubicata a Sant’Angelo, per la precisione nel rione San Rocco! Forse, per De Vecchi, il rione San Rocco non è parte integrante di Sant’Angelo Lodigiano, oppure lo è soltanto quando si è prossimi alle elezioni ed egli necessita dei voti dei sanrocchini. Parlando dell’attuale dirigenza del Sant’Angelo si parla, ovviamente, di persone volenterose, delle quali, tuttavia, si ignorano i compiti, poiché nessuno ha ancora comunicato i ruoli: tutti si qualificano, infatti, semplicemente col vago titolo di “dirigente”, ma chi è il presidente? Chi il vicepresidente? Chi fa cosa? Non si sa ancora e, forse, mai si saprà. I dirigenti barasini, che tanto parlano d’azionariato popolare, devono sapere che non bastano le belle e vuote parole per imitare l’Athletic Bilbao e gente come i suoi alfieri “gorri ta zurria” (bianco-rossi) quali, ad esempio, José Angel Iribar, Javier “Irureta” Iruretagoyena, Andoni Zubizarreta, Andoni Goikoetxea, Rafael Alkorta, Julen Guerrero e Joseba Etxeberria. Loro sì che sono espressione del loro territorio.
G.Livraghi
Da "Il Lunedì", lunedì 19 febbraio 2007

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12 Comments:

At 23 febbraio 2007 alle ore 00:36, Anonymous Anonimo said...

Sfigati, avete qualcosa contro il rione San Rocco?

 
At 23 febbraio 2007 alle ore 08:21, Blogger Joe Dalton said...

Noi sicuramente no, probabilmente qualche giornale pavese....

 
At 25 febbraio 2007 alle ore 16:17, Anonymous Anonimo said...

Caspita, bisogna essere allegri: il fatto che i coraggiosi Ultras Sant'Angelo (capaci di prendersela con degli inermi fanfullini nel 1989, ma scappati a gambe levate da Tortona nel 1999) non abbiano gradito l'articolo significa che hanno imparato a leggere! Il più è fatto: ora basta loro imparare a capire il senso delle frasi, nonché a scrivere. Dato per irrealizzabile il secondo obiettivo (quello dell'imparare a scrivere), diciamo che essi sono a metà dell'opera. E', altresì, importante che costoro capiscano che non bisogna essere per forza della loro stessa idea, e che le critiche sono più che legittime, se non sfociano in offese. E poi, vi rendete conto del vostro bizzarro ragionamento? Secondo voi uno non può criticare questa dirigenza demagogica ed arrogante (lo garantisco): caspita, si possono criticare i ministri, ma non questi del Sant'Angelo. Ma dai! Prima o poi mi capiterà di leggere che gli attuali dirigenti camminano sulle acque!!!!

La volete sapere una cosa? Un vostro amico dirigente ha protestato per l'articolo! Roba da ridere: allora Prodi (che viene deriso, cosa assai peggiore dell'essere criticato) cosa dovrebbe fare? L'aver salvato il Sant'Angelo non li rende dei semidei inappuntabili!

 
At 25 febbraio 2007 alle ore 18:11, Blogger Joe Dalton said...

Un conto è criticare, un'altro è scrivere articoli deliranti senza senso

 
At 7 marzo 2007 alle ore 00:01, Anonymous Anonimo said...

Queta è solo la tua idea. Sei forse il custode della Verità assoluta?

 
At 7 marzo 2007 alle ore 09:12, Blogger Joe Dalton said...

io non sono il custode di nulla, ma nemmeno tu.

 
At 7 marzo 2007 alle ore 14:48, Anonymous Anonimo said...

Concordo, Dalton; ma,differentemente da voi, io non mi sono mai atteggiato a tale, mentre Voi sì, replicando alle mie critiche (cattive finché si voglia, ma non offensive) con insulti. Non avete neppure capito che io scrissi che "i sedicenti Ultras" hanno minacciato Colombo, il che è tutto dire. Se vi siete sentiti tirati in causa, o non capite l'italiano o siete in malafede. Dato che tu sai chi sono e io so chi sei te (ma nessun altro di voi mi conosce e io non conosco nessun altro di voi), puoi tranquillamente dirmi in faccia ciò che devi dirmi, senza nasconderti dietro una tastiera. Prendete e sù e portate a casa, invasati!

 
At 7 marzo 2007 alle ore 16:31, Anonymous Anonimo said...

Questa storia degli insulti è pura invenzione, per giustificare i tuoi articoli, dacci una prova di un insulto, rileggiti tutti i messaggi e dicci dove trovi un insulto nei tuoi confronti. Ci sono state solo repliche alle tue critiche, repliche "cattive finchè si voglia ma non offensive".
Riguardo all'attacco agli ultras lascia stare, abbiamo capito benissimo basta leggere il titolo:
Dopo le minacce a Colombi e le critiche alla Triade adesso solo miele con la nuova dirigenza
Ultras barasini ora più accomodanti che mai.

 
At 9 marzo 2007 alle ore 00:36, Anonymous Anonimo said...

Ecco cosa scrisse Dalton circa la cessione di Daccò:
"Sono contento per i nuovi acquisti, ma se devo essere sicero sono un po' perplesso per la cessione di Galmozzi e Daccò, spero che qualcuno in società ci possa dare delle spiegazioni a riguardo.."

 
At 9 marzo 2007 alle ore 08:30, Blogger Joe Dalton said...

Ti sei risposto da solo, questo prova che non sono sempre ammiccante nei confronti della nuova società.

 
At 10 marzo 2007 alle ore 00:41, Anonymous Anonimo said...

Si vede che stavi avendo un attimo di lucidità: meno male, peccato che è durato poco...

 
At 29 novembre 2007 alle ore 18:35, Anonymous Anonimo said...

Non farti sentire da quelli di barcellona a dar loro degli spagnoli!!!

 

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