Il festival delle ammonizioni (idiote)

Grande festival delle ammonizioni oggi al Chiesa, e per una volta non parliamo dell’arbitro, anche se ci sarebbe da ringraziare la Lega, che anche ieri ci ha regalato l’ennesima perla, un arbitro di Brescia ad arbitrare fuori casa una squadra bresciana. Gente di esperienza come Mariano (già espulso l’altra domenica in casa, per aver discusso con l’arbitro a partita conclusa), lascerà di nuovo la squadra senza la prima punta, dopo averlo fatto domenica scorsa a Treviglio, contribuendo a farci perdere dei punti. Si perché con Mariano in campo a Treviglio si vinceva. Gente di esperienza come Roccati, che sapendo di essere diffidato, si fa ammonire per quella scenata davanti al direttore di gara, sbattendo la palla a terra.
E’ ora di svegliarsi e pensare a giocare in campo, invece di iniziare a protestare dal primo minuto; anche i bambini di un anno sanno che se continui a rompere le palle all’arbitro, poi non ti fischia più nemmeno i falli che in realtà sono a tuo favore. E’ ora di finirla di fare i cinema in campo. Abbassare la testa e giocare. Si riprendono i giovani in campo quando sbagliano un movimento o un passaggio e poi? Qual è l’esempio che diamo a questi giovani? Come farsi espellere con delle ammonizioni da oratorio?.
E allora un grazie al brasiliano Thiago, che finalmente ha fatto vedere a tutti come si battono dei calci d’angolo decenti, un grazie a Labadini, che in un ruolo non suo ha disputato la sua partita, insieme con Abad, un grazie al Tudo, che ha fatto il suo compito. Si, perché a prendere in mano la squadra ci dovrebbero pensare altri, solo che ultimamente l’unica cosa che sono in grado di prendere, sono le ammonizioni.