Ghe 'nème a sè

Pelagalli: «È davvero giunta l’ora di finirla - tuona il vice presidente rossonero - non ce la facciamo più e ce la stanno facendo pagare in tutti i modi. Anche oggi un rigore sacrosanto non concesso da aggiungere ai due non sanzionati a nostro favore domenica scorsa a Iseo; è uno scandalo, se vogliono farci retrocedere che lo dicano chiaro. D’accordo, oggi siamo partiti male regalando la prima mezzora ai nostri avversari, ma se qualcosa ci spetta è giusto che ci venga riconosciuto». Parole dure, ma che analizzate a fondo non possono essere tacciate di faziosità; l’impressione dall’esterno è che in situazioni dubbie, a rimetterci sia sempre la compagine guidata da Uzzardi, che dal canto suo la pensa così. «Credo che lo striscione oggi presente in curva “Soli contro tutti” descriva bene la situazione che ci sembra di vivere - commenta il mister». Alla sbarra viene poi chiamato il testimone oculare Paolo Curti: «Incredibile - risponde - mi ero liberato in area, quando un avversario mi ha agganciato da dietro togliendomi la gamba d’appoggio. In seguito sono poi stato ammonito per aver solo parlato con l’arbitro e domenica sarò squalificato».